Passaparto valido, vaccinazioni, documenti necessari…… quando si viaggia ci sono tante cose da sapere per non lasciare
nulla al caso.

Ecco un servizio utile che Sirta mette a disposizione di tutti: un chiaro e dettagliato elenco
di “regole” da seguire per partire tranquilli ed essere sereni durante tutto il viaggio.

Normativa Liquidi a bordo

Il viaggio

Sarà bene che la scelta cada su una valigia rigida a rotelle e serratura a chiave. Il contenuto deve essere limitato all'essenziale. Meglio le fibre naturali, anche se qualche ricambio lavabile e che non si stiri può tornare utile. Ciabatte di ristoro, scarpe da pioggia (più impermeabile imbustato) e leggere (da gita). Cappellino, guanti, occhiali da sole. Fotocopie documenti. Protezione dagli insetti. Lasciare sempre un po' di spazio per gli acquisti. Per la disposizione del contenuto vale l'esperienza personale. Ci si ricordi la borsa a zip, come “cassetta di Pronto Soccorso”, e quella per la toeletta personale (non scordarsi una mini spugna, taglia-unghie e una sveglietta), oltre alle prese di luce internazionali (informarsi sui voltaggi locali!). In quanto al bagaglio a mano, si tenga una tracolla per la macchina fotografica o da ripresa e per il resto si ricordi la maggior praticità degli zainetti.

Di volta in volta chiamato "mal d'aereo", "mal d'auto", "mal di mare" ecc., alla fin fine si tratta sempre della stessa patologia: la chinetosi o sofferenza da traballamento, scosse, sbandamenti e sobbalzi che sono comuni a tutti i mezzi di trasporto. Ne soffrono persino gli astronauti. Ci sono molte teorie che prendono di mira ora questo ed ora quel fattore, escogitando nel frattempo i più bizzarri rimedi che vanno dall’annusare un mazzetto di prezzemolo, allo stringere con una fascia l'addome o, secondo altri, invece a lasciarlo "ben respirare". Quello che è certo è l'importanza della "componente visiva", del vedere gli oggetti scorrere via, andarsene in una fuga oscillante e il rapido succedersi di luci e ombre. Questo fatto può già indirizzarci su uno dei fattori di prevenzione.

Sintomi

Sensazione di mancamento, nausea, pallore, sudorazione fredda e vomito con conati improvvisi (cui seguono una decina di minuti di illusorio ritorno al benessere).

Cosa fare

Intanto, se si è in auto, fermarsi e imporsi di camminare un poco avanti e indietro (come facevano gli inglesi, grandi viaggiatori in treno che nelle soste scendevano a camminare un po' sul marciapiede). Lo si dovrebbe comunque fare una decina di minuti all'incirca ogni paio d'ore (è più facile sulle navi, ma anche in aereo ci si può alzare e percorrere un po' il corridoio, magari andando a scambiare quattro chiacchiere con qualcuno). L'alcool peggiora la situazione, così come tè e caffè aumentano la secrezione gastrica; più utile masticare qualche compressa antiacida e antireflusso o prendere un antistaminico. Tenersi protetti dal freddo, specie sullo stomaco (magari indossando un golf), meglio stare in piedi un po', non sdraiarsi,ma piuttosto sedersi lontano dai finestrini o tenere gli occhi chiusi per evitare la visione di ogni sfarfallio. Imporsi una respirazione profonda, trattenuta per una buona manciata di secondi, soffiando poi fuori come se si dovesse spegnere una candela tenuta a braccio teso, così facendo si domina meglio il ritmo cardiaco accelerato anche da un po' di ansia.

Prevenzione

L’importante è partire sentendosi in forma, facendo anche un po' di ginnastica nei giorni antecedenti la partenza stessa perché "la chinetosi si domina con l'assuefazione alle rotazioni del corpo e ai movimenti rapidi del capo". Una volta c'era la "cura del valzer" poichè si sosteneva, come realmente è, a meno che sussistano patologie del labirinto (il centro dell'equilibrio inserito nella cassa ossea dell'orecchio), che i ballerini non soffrono del mal di viaggio. Consumare l'"ultimo pasto un paio d'ore prima di partire" evitando sottaceti, mentre non sussisterebbero contro-indicazioni per il piccante, non bere alcolici né fumare, ma piuttosto favorire la digestione, assumendo dopo il pasto un antireflusso (accorgimento che si può ripetere anche in volo e se i pasti sono un po' “a rischio” una volta sul posto). La cura farmacologica conta molti "prodotti antichinetosici", cioè prodotti antinausea da movimento, (prodotti OTC acquistabili senza ricetta) da assumere almeno mezz'ora prima del viaggio. Sono frequentemente a base di dimedrinato,un antistaminico efficace nel controllare il mal di viaggio, che ha come effetto secondario più frequente la sonnolenza. Le confezioni di antichinetosici più comuni sono in compresse o in confetti (con dosi sia per adulti sia pediatriche), "gomme da masticare" a lento rilascio o sotto forma di "cerotti", col preparato che viene assorbito gradualmente… ognuno dovrà sperimentare su di sé il prodotto meglio tollerato e più efficace.

Ma è anche importante saper scegliere i posti meno oscillanti:

  • sugli autoveicoli il posto ideale è quello di guida (che impegna molto la mente), comunque è consigliabile sedersi sempre davanti con gli occhi più sulla strada che sulle fughe laterali (fingere mentalmente di guidare).
  • in aeroplano i posti più stabili sono quelli sulle ali e verso il corridoio (preferire il settore "non fumatori").
  • su una nave i posti più stabili sono al centro e a livello della tolda.

Italia o Estero

Le prestazioni sanitarie coperte in precedenza dai modelli E110, E111, E119, E128 sono ora coperte dalla Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM), entrata in vigore nel nostro paese il 1° novembre 2004. L’emissione e la distribuzione della TEAM è garantita a tutti gli iscritti al SSN e viene effettuata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (tranne per gli assistiti della Regione Lombardia ai quali è la stessa regione che sta provvedendo ad inviarla). La TEAM (o il certificato sostitutivo provvisorio) garantisce al cittadino che si reca all’estero per un soggiorno temporaneo, di ricevere dallo stato dell’Unione Europea le cure definite come “medicalmente necessarie” e non solo quelle urgenti come contemplava il precedente mod. E111.

La TEAM, si rammenta, è allo stesso tempo la Tessera sanitaria (fronte della tessera, con dati sanitari riservati alla regione) valida per l’Italia e la Tessera Europea di Assicurazione Malattia (retro della tessera); ha validità di cinque anni e alla scadenza viene automaticamente rinnovata ed inviata da parte della Regione/ASL di competenza. Per usufruire delle cure nel paese straniero è possibile recarsi direttamente negli ospedali o nei prestatori di cura ufficiali; le modalità per usufruire delle cure quindi, una volta esibita la TEAM, non sono differenti da quelle che avvengono in Italia, le quali vengono erogate in “forma diretta” (ivi compreso l’eventuale ticket). In casi particolari, quando in caso di necessità non è stato possibile usufruire della TEAM, al rientro verranno rimborsate le spese delle cure, previa presentazione delle ricevute di pagamento (cioè vale la forma “indiretta”). In qualsiasi caso, ed è importante ricordarlo, le leggi vigenti non prevedono il rimborso delle spese per il trasporto della persona malata o infortunata dall’estero all’Italia.

La TEAM è valida per i seguenti paesi: Austria, Paesi Bassi, Regno Unito, Repubblica Ceca, Belgio, Irlanda, Francia, Slovacchia, Danimarca, Islanda, Svezia, Slovenia, Finlandia, Spagna, Svizzera, Polonia, Liechtenstein, Lussemburgo, Cipro, Estonia, Germania, Norvegia, Malta, Lettonia, Grecia, Portogallo, Ungheria, Lituania, Svizzera. È altrettanto importante sapere che in vari Stati (Brasile, Argentina, Serbia, Montenegro, Bosnia-Erzegovina), molte delle convenzioni vigenti non risultano applicate, per cui è bene per il turista fornirsi di assicurazione privata.

NEI PAESI TROPICALI

  • Un prezioso monito per i viaggiatori relativo al cibo: "bollilo, sbuccialo o lascialo" ("attenti alle polpettine, il cui interno non è raggiunto da una temperatura di sicurezza"!);
  • E' rischioso assaggiare un po' di tutto, lo si può fare solo con "cibo appena cotto e ancora caldo" sia questo un brodo o carne alla brace;
  • Un altro accorgimento: "frutta da sbucciare, ben lavata con mani lavate";
  • "evitare i piatti freddi, il pesce crudo e le carni crude", anche se in salsa (usare largamente il limone o il profumatissimo lime);
  • Ricordarsi che "la traspirazione e il sudore sottraggono sali che vanno integrati".
  • Non tardare, in caso di vomito e diarrea, a ricorrere ad una alimentazione integrata e a correggere la flora batterica intestinale con appositi farmaci riequilibratori.

NEI PAESI FREDDI

  • E' risaputo che in alta quota, a causa della minor temperatura di ebollizione dell'acqua e anche della sua povertà di sali minerali, i legumi e la pasta non cuociono bene (un rimedio è un pizzico di bicarbonato aggiunto all’acqua, che però non tutti gradiscono per il sapore sapido).
  • Col freddo si digeriscono anche poco i grassi, a meno di consumarli e poi anche digerirli, in quelle classiche 3 ore, in ambiente caldo. Negli alberghi o in rifugio, dunque: minestrone (per i sali), carne (proteine e grassi), dolce (zuccheri), frutta (vitamine), bere abbondante acqua e poco alcool, eventualmente un digestivo, che non fa mai male, ma è più sicuro affidarsi a qualche prodotto che favorisca la digestione senza disturbi.
  • Indicato anche un leggero ansiolitico o un analgesico perché la troppa stanchezza e il troppo freddo provocano l'insonnia.

Il clima caldo-umido della giungla è popolato da zanzare e vari altri insetti (animaletti invertebrati col corpo diviso in 3 parti e con 3 paia di zampette), ragni e scorpioni (che non sono insetti, ma aracnidi, avendo il corpo diviso in 2 parti e 4 paia di zampe), animaletti selvatici di ogni tipo fra cui, specie in America Centrale, coloratissime rane (dendrobatidi e fillobati) alcune dalla pelle velenosa e paralizzante, che gli indigeni usano per ritoccare le punte dei dardi delle loro lunghe cerbottane.

E' un mondo tanto ricco e straordinario da scoprire, filmare e fotografare, che porta spesso a sottovalutare i reali pericoli che può nascondere. Mai come in questo zoo aperto valgono i due moniti che invece dovrebbero essere cari al turista inesperto in ogni luogo e che non vanno visti come divieti, ma solo come opportuni portafortuna: "vedere e non toccare è una cosa da imparare" e "chi fa da sé, si ammala per tre!”

Occorre adottare alcuni accorgimenti per ovviare al clima soffocante e alle zanzare che in alcuni casi, per fortuna rari, possono essere portatrici di malattie come la malaria.

Lo dice il nome stesso, è una malattia legata alla "mala aria", cioè aria cattiva, calda e umida da palude ed è proprio in quest'aria che volano le zanzare del genere Anofele, di cui solo la femmina trasmette i plasmodi della malaria.

Conoscere il problema

Siccome ancora non c'è una vaccinazione antimalarica (benchè sia già in fase sperimentale avanzata) non resta che attenersi alla profilassi antimalarica, cioè all'assunzione di farmaci mirati, secondo le istruzioni fornite dagli Istituti d'Igiene comunali.

Cosa fare

La profilassi antimalarica va attuata in genere una volta la settimana (stesso giorno, stessa ora) da una settimana prima della partenza a quattro settimane dopo il rientro dal viaggio.

All'esterno:

  • abiti chiari a maniche lunghe e calzoni lunghi
  • evitare di uscire al tramonto
  • usare repellenti o forti profumi dopo una doccia recente
  • preferire locali ben ventilati e protetti
  • non stare vicino a siepi o piante.

All'interno:

  • preferire locali senza troppi addobbi e imbiancati di recente
  • controllare che vi siano reti alle finestre e che la zanzariera non abbia strappi (rincalzarla bene sotto il materasso)
  • usare insetticidi prima di uscire (spray o a piastrina elettrica)
  • accendere l'aria condizionata
  • se si scorgono gechi sul soffitto (specie di lucertoline trasparenti da sembrare di plastica) che siano i benvenuti perché ghiotti di zanzare
  • fare cambi frequenti d'abito (farli lavare e stirare).

I problemi più diffusi

Le forme allergiche sono varie e colpiscono individui di ogni età: talvolta è proprio durante un viaggio che si scopre di essere “allergici” a qualche alimento, unguento, frutto,...

Definizione del problema

Le allergie si manifestano in varie forme. Bruciore e prurito a occhi, pelle, mucose nasali, oppure forme allergiche da punture d’ insetti, con asma, rinite, orticaria, eczema in forma isolate o combinate.

Cause

L’allergia è determinata da una particolare risposta del sistema immunitario. Alcuni agenti (come polline, acari, polvere, farmaci etc) vengono riconosciuti come estranei (allergeni) dagli anticorpi del nostro organismo, i quali attivano varie cellule responsabili dei sintomi tipici dell’allergia (da un semplice bruciore/rossore fino allo shock anafilattico vero e proprio).

Trattamento/Consigli

Le forme di allergia sono diverse e il trattamento varia a seconda del tipo di allergene e della sintomatologia: - in presenza di sintomi agli occhi come bruciore, fastidio alla luce, prurito, lacrimazione, gonfiore della congiuntiva (associata a una rinite allergica, oppure scatenata dal contatto con lenti poco pulite, peli di animali domestici etc.), il trattamento prevede l’utilizzo di colliri ad azione decongestionante. Nei casi più seri si deve ricorrere a colliri a base di idrocortisoni, acquistabili solo su prescrizione medica. - in presenza di orticaria, cioè porzioni superficiali della cute con pomfi circoscritti, dai margini rosso vivo, in rilievo, con un centro meno rosso tendente al pallido (i pomfi talvolta possono confluire danneggiando la pelle con un’area anche molto estesa) e sensazione di prurito intenso, è necessario assumere farmaci antistaminici dietro consiglio medico e applicare localmente preparati a base cortisonica o prodotti specifici. Un consiglio importante è quello di evitare il contatto e l’assunzione di sostanze che in passato hanno portato allo sviluppo di una reazione allergica.

L’andamento dei nostri cicli biologici (ritmi circadiani) e la loro modifica, dovuta a variazioni orarie, climatiche ed ambientali (fusi orari) tipiche dei viaggi (voli trasversali da Est-Ovest e viceversa) è alla base di un corteo di segni e sintomi clinici denominata “Jet Lag syndrome” (sindrome da fuso orario).

Definizione del problema

L’adattamento fisico che si verifica quando si raggiungono paesi lontani (“andando verso Est si anticipa il domani, verso Ovest ci si riporta all’ ieri”), è un processo che richiede tempo. Allo sbarco, dopo un volo trasversale (non accade se ci si sposta lungo lo stesso meridiano, da Nord verso Sud ad esempio, ovvero in paesi con lo stesso fuso orario), il soggetto può risentire di fenomeni più o meno evidenti essenzialmente dovuti ad una “de-sincronizzazione dei ritmi circadiani”, ovvero le funzioni corporee (ritmo sonno/veglia, assunzione cibo, funzionalità intestinale etc) non sono sincronizzate con gli stimoli provenienti dal nuovo ambiente.

Cause

La de-sincronizzazione delle funzioni biologiche altera tutte le funzioni psicofisiche del soggetto. Essenzialmente si verificano disturbi del sonno con insonnia e nervosismo, malessere generale con senso di stanchezza (astenia), riduzione dell’attenzione e della concentrazione, riduzione o alterazione del tono dell’umore, inappetenza, nausea, alterazione della funzione intestinale.

Trattamento/Consigli

In presenza della sintomatologia sopraccitata è necessario abituarsi il più in fretta possibile ai ritmi del paese di arrivo. Aggiustare, perciò, il proprio orologio interno con il ritmo luce-buio locale e, se possibile, anticipare questo aggiustamento sin dall’inizio del viaggio. La luce è, infatti, uno degli orologi più efficienti per regolare i ritmi dell’organismo. Altri semplici accorgimenti riguardano l’alimentazione, per esempio pranzando e cenando secondo l’orario in vigore nel Paese di destinazione. Già in aereo poi è importante bere molti liquidi ed evitare bevande alcoliche o stimolanti come il caffè.

Le tipologie di viaggio

Non che il mare sia sempre una necessità indispensabile ma l'idea del soggiorno al mare è sempre dominante nell mente di un vacanziero o di un convalescente bisognoso di riposo. Si va dicendo che il mare renda nervosi, viceve è il luogo spesso più ricercato per il riposo e la distensione. La voglia di sole, il relax più completo dopo una prolungata attività d'ufficio o di negozio con lo sguardo che si protende lontano nel riposante vuoto dell'orizzonte e suoni che si disperdono nella vastità del cielo.

I benefici dell'aria pulita, della salsedine, il passeggiare lungo il bagnasciuga a piedi nudi; il mare è salute, una cura corroborante anche per lo spirito con l'unica piccola attenzione all’alimentazione e al freddo sull'addome, tenuto costantemente protetto per mesi e mesi. La conseguenza più ricorrente? Quei doloretti addominali e quel borbottio intestinale. Il rimedio più semplice? Farmaci riequilibratori intestinali mirati a riportare nella normalità l'equilibrio della flora intestinale, in capsule o flaconcini orali adattabili nelle dosi anche ai bambini. Contribuiscono poi al benessere per l'organismo lo svago e l'esercizio del nuoto, una ginnastica di tutto il corpo a p scaricato e la mente finalmente libera dalle preoccupazioni. In molti poi non possono più sottrarsi al divertimento del-l'attività subacquea, una esercitazione di profonde respirazioni di ossigenazione, soprattutto prima e dopo l'immersione. Ma perché tutto questo avvenga, anche con l miglior protezione da raffreddori e malattie da raffreddamento per l'equilibrio di oligoelementi, occorre che le mucos nasali siano ben deterse. L’ora del bagno Ci si ricordi che "solo chi è allenato può tuffarsi in acqua quando più gli pare" mentre per i bagnanti occasionali vale regola di considerare sempre lo sbalzo di temperatura fra quella del corpo e quello dell'acqua, non di rado causa di spiacevoli malori. Nell'acqua la dispersione di calore è progressiva per cui è sconsigliabile fare il bagno subito dopo il pasto o accalda dal troppo sole o tutti sudati da troppa attività sportiva sulla spiaggia. L'impatto viene chiamato shock termico. Una buona regola è quella di immergersi o a stomaco vuoto o tre ore dopo il pasto. Un semplice "test della digestio è il seguente: "posare una mano a piatto sulla cosiddetta bocca dello stomaco. Se la digestione è in atto si sente freddo, se è finita non si avverte differenza di temperatura". Suggerimenti utili In piscina è una comune norma igienica calzare la cuffia, utili gli occhialini da nuoto (che salvano dalle congiuntiviti) Per la pelle troppo arrossata dal sole o irritata da punture di insetti basta ricorrere a toccature o spalmare un gel ch dà un rapido sollievo. Nei bagni in mare limitarsi a dove sono consentiti e tenere gli zoccoli anche sul litorale. Se si usa la maschera, bagnare il vetro all'interno "perché non si appanni" e se si appiccica al volto per "l'effetto ventosa" è più facile scollarla dalla fronte. Le eventuali frustate di meduse richiedono un immediato "cauto risciacquo tiepido!" per far scorrere via le nematoc (i sacchetti invisibili di liquido urticante) prima che si rompano. Ci si può ferire superficialmente anche solo sfiorando coralli o conchiglie: sono spesso ferite infette che si rivelano in seguito (per cui si suggerisce di prevenire le infezioni disinfettandosi ripetutamente nella giornata). Altro inconveniente non raro è il contatto con i ricci, che si nutrono di detriti e hanno le spine tanto fragili da rompersi nel pelle. La suppurazione, con i suoi inconvenienti, è garantita nei giorni seguenti se non ci si disinfetta bene e ripetutamente. La durata del bagno dipende dall'allenamento, ma anche dal movimento: "stando fermi ci si raffredda di più". I prim segni sono i brividi, le dita che diventano bianche e il corrugarsi dei polpastrelli. E’ ora di uscire! Appena usciti dall'acqua fare una doccia, ma sempre infilando prima gli zoccoli (per evitare punture di insetti o eventuali micosi della pelle). Cassetta del pronto soccorso Per il Pronto Soccorso ci si rifaccia a quanto riportato nell'apposito capitolo, tenendo però presente l’importanza di portare con sè: - un prodotto antichinetosi per combattere i mali di viaggio come ad esempio Valontan compresse o supposte, in grado con la propria gamma di soddisfare le esigenze di adulti, bambini e persone con problemi di deglutizione. - un analgesico (ad esempio Aspirina, disponibile in compresse o compresse effervescenti); - un antiacido per combattere i disturbi della digestione come acidità, gonfiore, bruciore di stomaco; - un antinfiammatorio topico; - un gel contro ematomi e gonfiori; - un repellente per insetti in lozione o spray (attenti agli occhi), - una crema per le punture di insetti che sia nel contempo antinfiammatoria e antipruriginosa come Foille Insetti, in efficace crema a base di idrocortisone da frizionare leggermente almeno un paio di volte al giorno sino ad assorbimento; - un prodotto per le scottature e gli eritemi solari, torna utile Foille Sole (in crema, adatta per le piccole superfici e in spray per le superfici più estese). Contiene anche una componente anestetica locale; - sempre utile, per i lunghi voli, il sole, il vento, la salsedine, ma anche il freddo e il fastidio da lenti a contatto, un collirio rinfrescante, lenitivo e umettante; - un integratore salino coi preziosi sali dell'estate (potassio e magnesio, ad esempio in dosi ottimali d'assunzione nelle compresse o bustine di granulare al gusto di arancia del noto Polase); - un antipiretico in gocce, compresse o compresse effervescenti (ad esempio Aspirina); - antidiarroici sia come semplici "antiperistaltici" (cioè frenatori delle contrazioni intestinali) sia come "antibiotici intestinali"; - un antibiotico a largo spettro per le infezioni; - un lassativo agevolatore nei casi di stitichezza ad esempio i confetti di Fave di Fuca; - un digestivo per correggere il senso di peso gastrico; - per le vene dilatate dal caldo (gambe gonfie e pesanti) si può ricorrere ad un valido venotonico di supporto, quale Essaven Gel (da spalmare delicatamente sino al completo assorbimento) - i riequilibratori della flora intestinale, utili in caso di diarrea e in associazione con antibiotici (ad esempio Enterogermina, prodotto di automedicazione, adatta a tutti, anche ai lattanti, facile da trasportare nei fialoidi o in capsule, resistente al calore, agli antibiotici e all'azione degli acidi gastrici).

Questa tipologia di viaggio, già eccitante di per sé, richiede una discreta preparazione fisica soprattutto in considerazione dei rapidi e frequenti trasferimenti in luoghi differenti. Poco tempo da dedicare al riposo, ma molti motivi per essere soddisfatti a fine giornata dei luoghi visitati. Sempre importante saper sfruttare bene le pause per rigenerarsi ed essere pronti per una nuova avventura. Il mezzo più consueto e comodo per questa tipologia di viaggio è il pullman o l’autovettura, con soste quotidiane piuttosto brevi e alloggiare quasi ogni sera in un differente albergo. Sono pertanto raccomandabili alcuni accorgimenti pratici già prima della partenza: ridurre il bagaglio ad una sola valigia, ma avere sempre con sè uno zainetto con l’occorrente per la giornata (maglioncino e impermeabile imbustato). Nella valigia non scordarsi un minimo di toeletta, l’essenziale di farmaci, il necessario per piccole medicazioni, un paio di ricambi di biancheria e indumenti, sfruttando i servizi rapidi di lavanderia lungo il percorso, e un solo abito di tenuta distinta. Macchina fotografica digitale e binocolo al collo, in tasca biro con block notes e pillolario giornaliero. Cassetta del pronto soccorso Per il Pronto Soccorso ci si rifaccia a quanto riportato nell'apposito capitolo, tenendo però presente l’importanza di portare con sè: un prodotto antichinetosi per combattere i mali di viaggio come ad esempio Valontan compresse o supposte, in grado con la propria gamma di soddisfare le esigenze di adulti, bambini e persone con problemi di deglutizione. un analgesico (ad esempio Aspirina, disponibile in compresse o compresse effervescenti); un antiacido per combattere i disturbi della digestione come acidità, gonfiore, bruciore di stomaco; un antinfiammatorio topico; un gel contro gli ematomi e i gonfiori; un repellente per insetti in lozione o spray (attenti agli occhi); una crema per le punture di insetti che sia nel contempo antinfiammatoria e antipruriginosa come Foille Insetti, in efficace crema a base di idrocortisone da frizionare leggermente almeno un paio di volte al giorno sino ad assorbimento; sempre utile, per i lunghi voli, il sole, il vento, la salsedine, ma anche il freddo e il fastidio da lenti a contatto, un collirio rinfrescante, lenitivo e umettante; un integratore salino coi preziosi sali dell'estate (potassio e magnesio, ad esempio in dosi ottimali d'assunzione nelle compresse o bustine di granulare al gusto di arancia del noto Polase); un antipiretico in gocce, compresse o compresse effervescenti (come ad esempio Aspirina); antidiarroici sia come semplici "antiperistaltici" (cioè frenatori delle contrazioni intestinali) sia come "antibiotici intestinali"; un antibiotico a largo spettro per le infezioni; un lassativo agevolatore nei casi di stitichezza ad esempio i confetti di Fave di Fuca; un digestivo per correggere il senso di peso gastrico, per le vene dilatate dal caldo (gambe gonfie e pesanti) si può ricorrere ad un valido venotonico di supporto, quale Essaven Gel (da spalmare delicatamente sino al completo assorbimento); i riequilibratori della flora intestinale, utili in caso di diarrea e in associazione con antibiotici (ad esempio Enterogermina, prodotto di automedicazione, adatta a tutti, anche ai lattanti, facile da trasportare nei fialoidi o in capsule, resistente al calore, agli antibiotici e all'azione degli acidi gastrici).

Oggi conta molti proseliti. Necessitano non solo di una buona forma psicofisica e un buon allenamento ginnico, ma anche di una collaudata socialità e indipendenza individuale, mentalità pratica e, meglio, con esperienze precedenti in ambienti similari. Il primo pensiero va rivolto alla possibile segnalazione di dove ci si trova, qualora se ne rendesse necessaria la rintracciabilità. Si tenga presente che i telefoni cellulari possono tornare utili solo in parte perché spesso, fuori dai percorsi turistici più consueti, si può capitare in estese "zone d'ombra" in cui le comunicazioni sono impossibili o in altre dove l'utilizzo viene pesantemente tassato dalle autorità locali. Un pratico suggerimento per segnalare la propria posizione è l’utilizzo dei GPS (Global Positioning System). Ne esistono oggi alcuni modelli portatili, addirittura da polso (fare attenzione a non dare nell'occhio impiegandoli troppo vistosamente). Meglio documentarsi comunque sempre sulla possibilità di un rientro sollecito in centri civili in caso di necessità. Importante tenere presenti i tre rischi strettamente correlati all'ambiente: il rischio a cui si è esposti maggiormente sono i piccoli traumi soprattutto degli arti inferiori (vesciche ai piedi, contusioni, distorsioni) che ci si può procurare durante le disagevoli tappe a piedi, il dormire poco e “in qualche modo”, i crampi muscolari da sudorazione eccessiva ecc; il rischio delle malattie da raffreddamento particolarmente facili a contrarsi dovute agli sbalzi di temperatura nel deserto o al mare, all'aria condizionata ed anche al soffocante clima forestale tropicale, abitatissimo fra l'altro da miriadi di animali a rischio di punture, piccoli morsi e irritazioni cutanee (non scordarsi la gamma dei prodotti per le scottature, sole, insetti in crema anche analgesica e spray); il rischio igienico che è innanzitutto di tipo alimentare (acqua e cibo). Meglio preferire liofilizzati imbustati, frutta e cibi secchi, sale, all'acquisto occasionale di pomodori e frutta fresca solida e acquosa (mele, mango, agrumi sempre da sbucciarsi). Igiene delle stoviglie e tazzetta smaltata per bere o cannucce. Ma molto importante è anche l'igiene personale di solito forzatamente trascurata: portare con sè un repellente e polvere insetticida e antisudore (da usare su cute ben asciutta per evitare l'idrosadenite, la dolente ascessualizzazione delle ghiandole sudoripare). "I viaggi concettualmente disagevoli non vanno intrapresi da soli". Cassetta del pronto soccorso Per il Pronto Soccorso ci si rifaccia a quanto riportato nell'apposito capitolo, tenendo però presente l’importanza di portare con sè: un prodotto antichinetosi per combattere i mali di viaggio come ad esempio Valontan compresse o supposte, in grado con la propria gamma di soddisfare le esigenze di adulti, bambini e persone con problemi di deglutizione. cerotti medicati usati ancora prima dell’insorgere delle vesciche, cioè quando si avvertono dolori e arrossamenti da frizione sui punti più urtati delle scarpe; un paio di fasce elastiche e una benda raggelante, che si ghiaccia svolgendola su contusioni e distorsioni (parti che poi vanno tenute a riposo e non caricate per 5-6 giorni), un disinfettante cutaneo per escoriazioni e ferite; un potabilizzatore per l'acqua; un integratore salino coi preziosi sali dell'estate (potassio e magnesio, ad esempio in dosi ottimali d'assunzione nelle compresse o bustine di granulare al gusto di arancia del noto Polase); un antidiarroico sia come semplici "antiperistaltici" (cioè frenatori delle contrazioni intestinali) sia come "antibiotici intestinali"; un lassativo agevolatore nei casi di stitichezza ad esempio i confetti di Fave di Fuca; un antibiotico a largo spettro; un analgesico (ad esempio Aspirina, disponibile in compresse o compresse effervescenti); un prodotto per le scottature e gli eritemi solari, torna utile Foille Sole (in crema, adatta per le piccole superfici e in spray per le superfici più estese). Contiene anche una componente anestetica locale. (NB - Già i legionari romani si portavano appresso una piccola ghirba d'aceto - 1 cucchiaio in un bicchiere d'acqua la disinfetta dai germi intestinali, colera compreso, in circa 20 minuti - e la "capsa", una borsetta di Pronto soccorso, da cui "cassetta").

La cassetta del pronto soccorso

Una volta era la capsa (borsa) portata dal legionario romano, addetto al Primo Soccorso dei soldati, che conteneva vari medicinali, antidoti contro i morsi di serpenti e materiali di medicazione sul posto, ora è la pratica busta di plastica con lo zip. Non si può dare una "composizione adatta per tutti e in tutti i luoghi", ma si può suggerire una composizione generica da valutarsi prima di ogni viaggio. Se qualche viaggiatore per patologie individuali (ad esempio diabete, ipertensione, coronaropatia) è vincolato a cure particolari, è consigliabile che le sue medicine siano tenute separate dalle altre in una sua busta dei farmaci personalizzati, per averle più rapidamente a portata di mano. E’ utile avere con sè anche qualche ricetta di prescrizione ed esiti di esami.

Utili allegati

  • non dimenticare Viaggi, valige & salute con tutti i semplici e pratici suggerimenti per il felice esito di un viaggio;
  • fotocopie tessera sanitaria ed eventuale modulo di Assistenza diretta all'estero, polizza assicurativa, numeri telefonici in caso di necessità, dichiarazioni mediche di rilievo;
  • conservare tutti i "bugiardini" dei farmaci per le relative istruzioni, segnando la data di scadenza dei farmaci;
  • lista del contenuto, elencando prima i farmaci più comuni e poi quelli specifici per il viaggio da intraprendere.

Contenuto per lunghi viaggi Innanzitutto vanno sempre tenute presenti le priorità di impiego più che l’ordine alfabetico.

Solo le confezioni con le scadenze e non le pillole sciolte:
  • un prodotto antichinetosi per combattere i mali di viaggio come ad esempio Valontan compresse o supposte, in grado con la propria gamma di soddisfare le esigenze di adulti, bambini e persone con problemi di deglutizione.
  • un analgesico (ad esempio Aspirina, disponibile in compresse o compresse effervescenti);
  • un antiacido per combattere i disturbi della digestione come acidità, gonfiore, bruciore di stomaco;
  • un antinfiammatorio topico;
  • un gel per gli ematomi e i gonfiori
  • un repellente per insetti in lozione o spray (attenti agli occhi);
  • una crema per le punture di insetti che sia nel contempo antinfiammatoria e antipruriginosa come Foille Insetti, in efficace crema a base di idrocortisone da frizionare leggermente almeno un paio di volte al giorno sino ad assorbimento;
  • un prodotto per le scottature e gli eritemi solari, torna utile Foille Sole (in crema, adatta per le piccole superfici e in spray per le superfici più estese). Contiene anche una componente anestetica locale;
  • sempre utile, per i lunghi voli, il sole, il vento, la salsedine, ma anche il freddo e il fastidio da lenti a contatto, un collirio rinfrescante, lenitivo e umettante;
  • un prodotto potabilizzatore sia per l'acqua da bere sia per ingerire farmaci, lavare i denti o altri usi igienici;
  • un prodotto disinfettante antisettico in varie forme farmaceutiche;
  • un integratore salino coi preziosi sali dell'estate (potassio e magnesio, ad esempio in dosi ottimali d'assunzione nelle compresse o bustine di granulare al gusto di arancia del noto Polase);
  • un antipiretico in gocce, compresse o compresse effervescenti;
  • antidiarroici sia come semplici "antiperistaltici" (cioè frenatori delle contrazioni intestinali) sia come "antibiotici intestinali";
  • un antibiotico a largo spettro per le infezioni;
  • un lassativo agevolatore nei casi di stitichezza ad esempio i confetti di Fave di Fuca;
  • un antistaminico orale per le riniti allergiche;
  • un digestivo per correggere il senso di peso gastrico e acidità;
  • per le vene dilatate dal caldo (gambe gonfie e pesanti) si può ricorrere ad un valido venotonico di supporto, quale Essaven Gel (da spalmare delicatamente sino al completo assorbi-mento);
  • le compresse antimalariche (v. Malaria);
  • i riequilibratori della flora intestinale, utili in caso di diarrea e in associazione con antibiotici (ad esempio
  • Enterogermina, prodotto di automedicazione, adatta a tutti, anche ai lattanti, facile da trasportare nei fialoidi o in capsule, resistente al calore, agli antibiotici e all'azione degli acidi gastrici).

MATERIALI STRUMENTALI USUALI

  • Portapillole tascabile con la dose giornaliera di eventuali farmaci da assumersi ad un'ora fissa della giornata;
  • acqua ossigenata (non infiammabile, non brucia sulle ferite e sulla pelle anche ustionata);
  • garze sterili e bende di garza orlate (non si sfilacciano, la misura più comune è alta 10 cm) ed eventuali reticelle tubolari molto pratiche da infilare sopra le medicazioni per tenerle ferme anche in punti difficili;
  • cerotti (sia a nastro su tela o più delicati di carta già pronti per piccoli graffi o piccole ferite); ce ne sono a striscioline sterili imbustate che avvicinano i tagli come punti di sutura e ne facilitano la guarigione;
  • cotone idrofilo;
  • termometro;
  • forbicette di plastica (quelle metalliche sono proibite all'imbarco);
  • siringhe imbustate (se si portano prodotti in fiale, le capacità più comuni sono di 2,5-5 ml). Se si viaggia in aereo non devono essere messe nel bagaglio a mano;
  • un insetticida in polvere o spray con l’avvertenza di non respirarlo e di proteggersi sempre gli occhi quando si usa;
  • guanti di gomma o di plastica usa-e-getta (servono nel caso di ogni medicazione; vanno bene anche non sterili perché basta ripassarli al momento con un batuffolo imbevuto d'alcool);
  • profilattici (rappresentano una protezione di sicurezza);
  • fazzolettini imbustati imbevuti di profumo o alcool.

Il pronto soccorso in tasca

Sia che si tratti di contusioni (colpi o urti), distorsioni (momentaneo spostamento articolare con ritorno alla normalità dei rapporti ossei) o lussazioni (capi articolari che restano fuori posto con deformazione dell'articolazione) ci si ricordi la Regola dell' ICE (ghiaccio in inglese):

  • immobilizzazione (messa in riposo con fasciatura);
  • compressione (sia con la fasciatura sia con la sovrapposizione di una sacca di ghiaccio istantaneo);
  • elevazione (cioè sollevamento in scarico dell'articolazione) e un analgesico. Pomate e antinfiammatori vanno usati dal giorno dopo, quando ormai ci si è resi conto del danno subito.

Per ogni medicazione:

  • mani lavate e guanti ripassati con alcool;
  • pulizia della ferita con garzine ripiegate (meglio con acqua ossigenata, ma anche con comune acqua potabilizzata,
  • evitando gli sgocciolamenti) pulendo la ferita verso l’esterno;
  • disinfezione tamponando la ferita con garzine (che non lasciano fili inquinanti) inumidite con acqua ossigenata che non brucia e non è infiammabile;
  • medicazione diretta con cerotti medicati se la ferita è di lieve entità. Nei casi più seri utilizzare garze e fasciare con benda (eventualmente imbottita con cotone idrofilo fra i giri e ben premuta se il sanguinamento è di una certa entità) fissata con cerotto: "la ferita sanguinante non va coperta con pomate o polveri ma va semplicemente tenuta più alta del livello del cuore (mano alzata, gamba sollevata da distesi)”;
  • meditare sulla vaccinazione antitetanica (specie prima di certi viaggi bisognerebbe avere la vaccinazione antitetanica valida).

Nelle ustioni non conta solo il "grado del calore" cui si è esposti, ma anche il "tempo di esposizione al calore".

Una consolazione: le ustioni più fanno male, meno sono serie clinicamente, perché stanno ad indicare che i tessuti sono ancora ben vivi e si ripareranno. Si distinguono tre gradi di ustioni:

  • I grado: eritema (arrossamento dolente), guarigione senza cicatrici;
  • II grado: eritema bolloso (con vesciche di scollamento). Attenti alle infezioni che lasciano cicatrici piane decolorate, altrimenti la guarigione è senza cicatrici;
  • III grado: escare carbonizzate. Le escare cadranno in seguito lasciando cicatrici retraenti.
Ogni ustione avrà una evoluzione di almeno una settimana. Trattamento:
  • spugnature fredde per 20 minuti (con acqua comune e possibilmente con garze sterili; poi creme e una fasciatura morbida protettiva);
  • le vesciche (dette anche bolle o flittene) vanno trattate in modo sterile (guariscono prima se si rompe la pelle morta sollevata che è indolore e, fuoriuscito il siero, vi si lascia sopra una garza sterile che si toglierà poi facilmente inumidendola con acqua ossigenata; non strappare la crosticina che si staccherà da sola);
  • le escare vanno medicate sterilmente con creme che proteggano i bordi dolenti (quindi aree vive di riparazione cicatriziale; è qui importante l'antitetanica e la terapia medica).

La fasciatura serve a trattenere le medicazioni e a proteggere la parte medicata. E’ di facile esecuzione e deve essere effettuata con giri in diagonale, non a laccio, nè troppo stretti. Per fermare le emorragie bisogna prima di tutto tamponarle con una pressione costante per almeno 7-8 minuti, senza esercitare alcun allentamento. E’ utile sapere che “in caso di emorragie dal naso, la testa va inclinata un po’ in avanti (e non all’indietro) perchè il sangue non coli in gola”. Le ferite sanguinanti degli arti “vanno alzate un poco sopra il livello del cuore” per diminuire l’afflusso di sangue (e poi fasciate con alcune garze ben compresse).

Per aiutare ad espellere un corpo estraneo soffocante, bisogna attuare il “principio della cerbottana” con pressione a colpi sul torace, fermi e decisi, ma non traumatizzanti, in modo che l’oggetto estraneo venga sputato fuori.

Per attuare una rianimazione cardiopolmonare efficace, bisogna prima di tutto stendere la persona su un piano rigido, estendere bene il capo per raddrizzare la trachea e poi esercitare, a mani unite, cinque pressioni ritmiche sul torace alternandole ad una insufflazione per circa 20-30 minuti. Ciò viene fatto per simulare le contrazioni del cuore e il riempimento dei polmoni (questa tecnica un po’ primordiale, ma efficace, viene via via soppiantata dagli stimolatori cardiaci e dal palloncino collegato ad una bombola d’ossigeno utilizzati dai “soccorritori”), in attesa di un intervento qualificato.

I viaggiatori speciali

Una volta erano proprio i bambini a rappresentare un freno al piacere dei viaggi, ma da qualche tempo anche questo problema è stato bene affrontato dai Tour Operator con proposte idonee molto allettanti e vantaggiose, per cui il turismo coi bambini sta riscuotendo un crescente interesse. Sono proprio gli stessi Tour Operator e le catene alberghiere ad avere organizzato accoglienza e sicurezza per i bambini che, assieme, si divertono di più e lasciano liberi i genitori di partecipare a gite o intrattenimenti ritagliati su misura. La facilità poi, oggi, nell’era dei cellulari, di poter parlare direttamente col bambino in caso di necessità riduce ogni preoccupazione. Non c'è dunque alcun serio motivo per non portare i bambini in viaggio che, anzi, rappresenta per loro un’occasione di nuove conoscenze ed interessanti amicizie. Il bambino deve innanzitutto essere in regola con le proprie vaccinazioni obbligatorie. E’ importante evitare le aree endemiche più a rischio, scegliere i periodi stagionali con molta cura e fare in modo che il bambino abbia una stretta sorveglianza sotto ogni aspetto: dall'igiene personale all'alimentazione, all'esposizione al sole e agli insetti, alla rischiosa promiscuità, in alcuni casi, con i bambini locali o con gli animali esotici. Malattie della pelle e parassitosi sono infatti all'ordine del giorno. "Prima di affrontare un viaggio in aree a rischio con un bambino rivolgersi al proprio Medico di fiducia e all'Istituto d’Igiene del Comune per tutte le considerazioni e prescrizioni del caso". In genere “ricoperti” delle idonee attenzioni i bambini sono degli splendidi viaggiatori! Se non vi avventurate nel Borneo o nella foresta Amazzonica o ai poli ad inseguire mamma Orsa con il cipiglio di un fotografo del National Geographic e il pargolo sulle spalle, tendenzialmente, il bambino in viaggio richiede la stessa cura e lo stesso affetto che siete soliti regalargli a casa vostra.

Sole e vento

Le mamme lo sanno benissimo, non v’offendente se ad alcuni (papà in vacanza!) lo ricordiamo. Evitate di esporre all’azione dei raggi solari (anche se si sta sotto l’ombrellone) i bambini più piccoli nelle ore di punta, utilizzate i creme solari con protezione totale o molto alta specie per la prima settimana e proteggete con la stessa filosofia gli occhi con occhiali da sole con lenti omologate. Per gli eritemi si devono usare impacchi freschi e creme emollienti e idratanti, evitando le docce che possono essere dolorose.

Giochi all’aria aperta

Fate divertire i vostri piccoli. Hanno bisogno di giocare per imparare il “grande gioco della vita” ma sempre in tutta sicurezza. Usate ginocchiere e baschetti, potranno imitare i campioni preferiti al sicuro da imprevisti. Prima dei bagni in piscina evitate i pasti abbondanti e non trascurate l’igiene personale cioè con accorgimenti come l’utilizzo di ciabattine per evitare funghi e verruche e la disinfezione del costume con un prodotto idoneo.

Febbre e coliche

Se la febbre è modesta e la causa è evidente (bambino predisposto al mal di gola) si può tenere in osservazione la situazione ma in genere le cure del caso sono efficaci. Un rialzo termico marcato, un bambino svogliato che rifiuta il cibo sono situazioni che richiedono il consulto del medico, così come le coliche protratte o un mal di pancia che obblighi il bambino/a a stare piegato sul fianco con addome assai dolente anche al semplice contatto.

In auto

Alcuni suggerimenti prima di un viaggio con bambini molto piccoli: il latte non è assolutamente vietato e non è vero che sia poco digeribile, anzi può favorire il rilassamento; evitate invece la musica troppo alta e rapsodica come quella moderna che può agitare il piccolo; se vi è caldo fuori dall’abitacolo e usate l’aria condizionata, assicuratevi che il pancino sia ben caldo per evitare rallentamenti della digestione.

La disidratazione

I bambini hanno una pelle morbida e fortemente traspirante e sono in fase di continua crescita per cui hanno bisogno di un apporto alimentare e idrico sempre positivo, cioè sempre un po' superiore a quello che consumano (non è perciò sufficiente reintegrare!). Ciò significa che il bambino non deve soffrire la sete specie se suda molto o ha vomito e diarrea.

Ecco in breve cosa osservare: il bambino ha continuamente sete e urina poco; ha il naso affilato, occhiaie, labbra asciutte, lingua secca; ha la pelle secca e le ascelle asciutte; diventa lagnoso e capriccioso. Quello che più gli occorre non è tanto bere molta acqua (più avanti ne sono indicate le dosi assorbibili senza correre il rischio di una ancora più dannosa "indigestione d'acqua"), ma solo piccoli sorsi ben distanziati fra loro, idratare la cute con spugnature sul viso e inumidire gli abiti indossati. Succhiare frutta e pomodori (ricchi anche del prezioso potassio anticrampi), evitare le caramelle, che aumentano il senso di sete e mangiare yogurt confezionati.

Il problema dell’acqua sicura

Problema delicatissimo per i bambini, ancora più che per gli adulti, è la potabilizzazione dell'acqua. Nel caso questa fosse necessaria, il suggerimento è quello di utilizzare particolari prodotti, attenendosi scrupolosamente alle prescrizioni d'uso. Altrimenti ricorrere sempre all'acqua in bottiglie sigillate.

Cura della diarrea del bambino

"I bambini toccano dappertutto con le manine che poi si portano alla bocca!" Anche qui, come nel caso degli adulti, la maggior parte delle diarree tende ad estinguersi spontaneamente in pochi giorni. L'impiego dei farmaci dovrebbe già essere stato concordato prima della partenza col proprio pediatra di fiducia, ma ci si ricordi dell'assistenza nei centri appositamente predisposti per i bambini.

Il bambino è molto sensibile al ricambio dei liquidi. Diventa importantissimo quindi somministrargli precocemente una quantità superiore di liquidi (acqua bollita, zuccherata, con un po' di sale o integratori salini, se non addirittura le soluzioni bilanciate, oggi sempre più diffuse nelle farmacie, tè diluiti, spremute diluite). Se avete a disposizione acqua imbottigliata o bibite gassate, stappatele per degassarle e quindi diminuite l'acidità con un po' di zucchero o granulari alcalini. Ecco alcune indicazioni sui dosaggi: nei bambini sino a 2 anni 50-100 ml dopo ogni scarica dai 2 ai 10 anni 100-200 ml ogni volta oltre i 10 anni e adulti 200 o più sino a labbra e lingua umide! E’ importante anche riportare in equilibrio l'ecosistema intestinale. Un intestino, specie delicato come quello del bambino, se non è più che in ordine con le evacuazioni, comporta anche un malassorbimento alimentare, per cui una volta risolta la diarrea (con i farmaci già concordati prima col proprio pediatra che conosce bene il piccolo), è bene ripristinare l’equilibrio della flora intestinale con appositi riequilibratori, in capsule o fialoidi che possono essere assunti anche in trattamento antibiotico. Attenersi poi ad una alimentazione già precedentemente concordata in merito e incentrata su brodi un poco salati, cibi in umido, frutta cotta bollita e zuccherata o sciroppata, succhi confezionati o spremuti al momento, gelatine o marmellate, ma evitare creme, gelati, piatti freddi, conserve artigianali e macedonie.

Cassetta del pronto soccorso

La Cassetta di Pronto Soccorso deve contenere, secondo uno schema di base ma "sempre su suggerimento o prescri-zione del proprio pediatra che conosce bene il bambino": un prodotto antichinetosi per combattere i mali di viaggio come ad esempio Valontan compresse o supposte, in grado con la propria gamma di soddisfare le esigenze di adulti, bambini e persone con problemi di deglutizione un antifebbrile - un analgesico (prodotti che hanno il paracetamolo come principio attivo di riferimento); un sedativo nervoso un sedativo per la tosse un antivomito un antidiarroico un lassativo agevolatore nei casi di stitichezza ad esempio i confetti di Fave di Fuca un antibiotico già ben tollerato un antiperistaltico un riequilibratore della flora intestinale, utile in caso di diarrea e in associazione con antibiotici (ad esempio Enterogermina, prodotto di automedicazione, adatta a tutti, anche ai lattanti, facile da trasportare nei fialoidi o in capsule, resistente al calore, agli antibiotici e all'azione degli acidi gastrici) reintegratori e alcalinizzatori crema antisolare e una crema per le punture di insetti che sia nel contempo antinfiammatoria e antipruriginosa come Foille Insetti, in efficace crema a base di idrocortisone da frizionare leggermente almeno un paio di volte al giorno sino ad assorbimento una soluzione fisiologica per l'igiene e l'umidificazione delle fosse nasali per migliorare la respirazione alcol che non bruci, cerottini medicati e a nastro di carta, bende piccole (altezza 5-7 cm) termometro rapido cotone idrofilo repellenti, insetticidi e antizanzare. Per i documenti, oltre alla tessera ASL, certificato delle vaccinazioni, eventuali certificati medici per esigenze particolari o farmaci specifici.